Il progetto parte dall’obiettivo di ristrutturare il grande complesso denominato “le Galeazze” che,
fondato nel 1561 con la funzione di cantiere navale, diviene dopo la seconda guerra mondiale la sede
del mercato coperto tramutandosi in uno dei principali edifici ad uso pubblico della città con un
importante ruolo di servizio per la popolazione locale.
Nella convinzione che tutte le storie e tutte le epoche abbiano pari dignità, la proposta progettuale
immagina un allestimento capace, da un lato, di restaurare l’impianto del cantiere navale e, dall’altro,
di restituire le spazialità dell’antico mercato, recuperando le Galeazze come luogo di aggregazione e
piazza coperta, aperto a contaminazioni con gli spazi pubblici della città. Da questo presupposto, si
sviluppa una narrazione tesa a palesare, o in un certo senso evocare, simultaneamente le diverse
identità del manufatto: in questo modo il mercato, il cantiere navale e il nuovo centro di
interpretazione dedicato allo studio del Mediterraneo e al Santuario Pelagos convivono e coesistono
nella medesima architettura.
L’impianto basilicale delle Galeazze si combina poi con le indicazioni fornite dal bando di concorso
specialmente in termini di allestimento museale, costituendo di fatto i presupposti fondanti del
progetto. L’opportunità di avere a disposizione un’ampia gamma di riproduzioni a grandezza naturale
dei cetacei del Mediterraneo, oltre che il grande modello della Balenottera Azzurra, consente di
immaginare un allestimento quasi totalmente “aereo” in cui cioè i modelli vengono sospesi a diverse
altezze mediante opportuni sistemi di ancoraggio lasciando libero il piano terra. Con questa semplice
soluzione, il complesso museale si trasforma in un fondale marino, uno spazio versatile e di libera
circolazione adatto ad accogliere funzioni diversificate e configurazioni allestitive mutevoli in forma e
dimension.