L’intervento consiste nella risistemazione di un giardino a fasce a Sori (GE), destinato precedentemente alla coltivazione agricola. L’inserimento di nuovi elementi funzionali/compositivi, salvaguardando integralmente la piantumazione esistente, è condizione imprescindibile dell’approccio progettuale.
L’assenza di un edificio in prossimità dell’area d’intervento ha richiesto il ripensamento della tradizionale funzione del gazebo, caricando di molteplici significati l’intento progettuale. La naturale necessità di realizzare una sosta ombrosa si amplifica perseguendo la volontà di progettare uno spazio articolato nella distribuzione delle funzioni e complesso nella sua sezione. Un’architettura percepibile nei suo confini ma priva di superfici tangibili.
Come nella tradizione ligure questa “architettura assente” presenta diversi accessi su differenti quote. Nella parte alta si presenta come zona pranzo e serra per il ricovero invernale di alcune piante in vaso. Durante i mesi freddi la pianta di glicine spoglia contrasta con il volume verde lussureggiante disposto all’interno. La parte sottostante si configura invece come area relax e vera e propria soglia d’accesso al giardino.
La certezza degli spigoli e l’assenza di volumi si invertono oltrepassando la doppia altezza.
Un variegato repertorio di arbusti di diverse forme e texture circonda la piscina e i percorsi avvolgendoli. La vegetazione mediterranea si coniuga con le colture preesistenti come gli ulivi e le viti. I colori caldi degli elicrisi e delle santoline bilanciano i toni freddi di agapanti, salvie e rosmarini in un’armonia naturale che cela l’artificio del progetto.